Questa è una storia di successo di un chitarrista “made in Guitar PRAXIS“, certo.
Ma è anche una storia di determinazione, di consapevolezza, di umiltà. E dell’ulteriore successo che un mix di tutto questo è in grado di portare.
L’Antefatto
Inizia tutto alcuni anni fa, quando Simone viene a prendere delle lezioni. Suona in una band, ci dà dentro in maniera intensa.
Non gli interessano i virtuosismi, quello che vuole è fare BENE quello che gli serve: accompagnare al meglio, con l’acustica, i brani che suona col gruppo. Punto.
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LEZIONE N°1: IDEE CHIARE
Obiettivi specifici, perché “non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove vuole andare”
(by Seneca).
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Il Distacco
Ci siamo posti degli obiettivi, e li abbiamo raggiunti: Simone ha ottenuto quello che voleva con la chitarra, è in grado di suonare quello che gli serve, e di farlo nel modo migliore. A obiettivi raggiunti, le lezioni finiscono.
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LEZIONE N°2: UCCIDI IL BUDDHA
Prima di iniziare un percorso in Guitar PRAXIS, facciamo una sessione di Coaching insieme, dove valutiamo i tuoi obiettivi e i percorsi possibili per raggiungerli. Questo ha due scopi:
⚡ stabilire il percorso perfetto per le TUE esigenze specifiche;
⚡ stabilire una “data di scadenza” in cui verificare di aver fatto tutto.
E dirci addio. Perché Guitar PRAXIS NON è una dannata “scuola di musica”, di quelle che ti tengono a spillarti soldi in eterno.
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Il Successo
Simone e la sua band spaccano. Macinano concerti su concerti, escono dai confini locali, iniziano a girare tutta l’Italia avanti e indietro, raggiungono una popolarità enorme nei circuiti indipendenti, incidono cinque dischi, arrivano al palco del Primo Maggio, a firmare per una major, insomma: hanno fatto il botto, punto.
Nel 2018 registrano il nuovo disco e si preparano a un Tour non lunghissimo ma di finalmente in grande stile, palchi notevoli tutti per loro, palazzi dello sport, una roba grossa.
È la Consacrazione. Il successo, quello vero.
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LEZIONE N°3: LE COSE FATTE BENE, E LA PAZIENZA
Ci hanno messo tempo. Si sono spaccati la schiena in su e in giù per i locali, per portare la loro musica ovunque ci potesse essere qualcuno che fosse lì per accoglierla. Non hanno aspettato che il pubblico arrivasse, no: si sono Fatti il Culo. Sicuramente è Un Caso che poi il Successo sia arrivato davvero, eh?
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La Grandezza
Pensa ai musicisti là fuori che hanno una minima attività live nei locali della loro città: finiscono per sentirsi dei semidèi del loro strumento, hanno un loro piccolo seguito e iniziano a sentirsi delle piccole celebrità della scena locale, si mettono a dare lezione (senza sapere assolutamente nulla di didattica, ma è irrilevante, no?), figuriamoci se sentono il bisogno di migliorarsi, crescere, prendersi cura della Perfezione.
Simone NO.
⚡Ha sulle spalle centinaia di live di livello nazionale.
⚡Ha appena registrato un disco con una major.
⚡Sta per partire per un Tour di quelli “grandi”.
Ecco, se c’è qualcuno che potrebbe darsi un minimo di arie, e guardare dall’alto in basso chi sta sul palco del pub è proprio lui. O no?
No.
Perché la realtà è che uno come Simone, con tutto quello che ha ottenuto (risultati reali, concreti, misurabili, ok?, non parole complimenti e “seibravissimo” degli amici), si interroga:
che cosa posso fare per migliorarmi ancora?
Hai capito bene. È lì, dove la stragrande maggioranza di chi suona non arriverà MAI, e il suo Focus NON è sul “quanto sono fico” (lo è, peraltro, cazzo se lo è), sul crogiolarsi nell’entusiasmo per la strada fatta e i Sogni diventati Realtà, no: il suo chiodo fisso è da un’altra parte, famelico non di successo ma di Miglioramento.
che cosa posso fare per migliorarmi ancora?
Decide che può preparasi ancora meglio al Tour mettendo a punto i suoi accompagnamenti “al microscopio”, con un “orecchio laser”.
All’apice della sua carriera, nel punto più alto di tutti, Simone decide che è il momento di Tornare A Lezione.
Sul serio, non puoi capire quanto sia Gigantesca questa cosa. Arriva, e iniziamo a darci dentro. È buffo per me “fargli il mazzo” sui brani che lui stesso ha composto e suonato (!), ma questo è quello di cui ha fame, e iniziamo a lavorare duro su apparenti inezie come:
⚡ portamento sul Beat (on, ahead, behind);
⚡ pennata ritmica (tutte le corde escono ugualmente bene?);
⚡ strumming (tutte le pennate ottengono lo stesso suono?);
⚡ voicing (soluzioni con corde in comune tra accordi diversi);
⚡ pattern ritmici (interpretazioni, selezione).
Sono cose Semplici. Non sono le robe vistose che tutti ti riconoscono alla prima. È il miglioramento “in profondità”, non quello “in avanti”. Proprio per questo, è più difficile anche solo sentirne il bisogno.
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LEZIONE N°4: L’UMILTÀ È LA GRANDEZZA
Riconoscere quello su cui sei forte, e portarlo alla Eccellenza Definitiva. In maniera meticolosa, attenta, con una dedizione totale:
⚡ la “fame” del principiante;
⚡ la “testa” del professionista.
Se metti insieme queste due qualità, non ce n’è per nessuno. Sul serio, non c’è niente che ti possa fermare. E infatti.
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La Consacrazione
Mentre stavamo lavorando a questa messa-a-punto puntigliosa, arriva la notizia: Simone e la sua band saranno sul palco del Festival di Sanremo 2019, tra i Big in gara.
Bella botta, eh?
Ti piaccia o no, quello è il posto dove chi fa musica pop in Italia entra nel giro definitivo dei “grandi”. E allora iniziamo a concentrarci sulla canzone che portano in gara, un pezzo semplice, con delle parti in strumming sull’acustica che tu, da fuori, liquideresti probabilmente come “una stronzata”, “ma che ci vuole”. E infatti tu suoni al pub e lui a Sanremo, hai visto mai che c’entri qualcosa…
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LEZIONE N°5: LA FAME DI MIGLIORAMENTO
Sul serio, il punto è proprio l’approccio a essere invertito:
⚡ approccio standard: ma lui è a Sanremo, che bisogno ha di prendere lezioni?!?
⚡ approccio vincente: “sono a Sanremo, devo essere molto di più del mio meglio attuale”.
Secondo te quale dei due atteggiamenti ti porta a diventare la versione migliore del Chitarrista che vorresti essere?
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In Conclusione
Io non c’entro nulla con il risultato che Simone e la sua band hanno ottenuto. Lo ho aiutato a mettere a punto le sue Qualità Migliori, ok. Ma la composizione è sua, l’esecuzione è sua, il talento è suo, il culo di questi anni è tutto suo.
E infatti condivido questa storia mica per “farmi bello” (per interposto chitarrista, poi…).
No, ti racconto questa storia perché ha dentro un Insegnamento ENORME, adesso, in questo momento, PER TE:
prenditi cura di ciò che fai meglio, e non darti pace finché non è perfetto.
Non ci sono alternative per il Successo, per essere il Chitarrista che vuoi diventare. Se poi vuoi farlo in Guitar PRAXIS, fai un fischio qui.
PS: ah, Simone…GREAT JOB, davvero.
curiosità…di che band si tratta? 🙂
ciaooo
ExOtago!
(in realtà c’è anche il link, le parole in arancione, ma senza sottolineatura i link restano un po’ in incognito, è vero…)